MUDESC l Museo della scuola "Paolo e Ornella Ricca"

Teca 4 – La scuola della ricostruzione (1945-1957)

Dopo la Seconda guerra mondiale l’Italia era un paese distrutto, che aveva bisogno di ricostruire case, strade, industrie, ma anche scuole. All’Italia arrivarono aiuti, sia economici che alimentari, da diversi enti e nazioni. Dal programma dell’UNRRA (United Nations Relief and Rehabilitation Administration) – costituita dal 9 novembre 1943 al 30 giugno 1947 – arrivarono nel 1946 aiuti essenziali sotto forma di cibo e medicinali, in gran parte finanziati dagli Stati Uniti. Ulteriori aiuti economici e alimentari furono forniti dal Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia che era nato nel 1946 per aiutare i bambini e le madri vittime della Seconda guerra mondiale, e che inviò aiuti all’Italia fino al 1952.

L’Italia affronta le tante difficoltà e i disagi della ricostruzione ma in una Nazione liberata dal nazifascismo e sotto un nuovo governo Repubblicano e democratico. Anche per la scuola si apre una nuova stagione di rinascita.

L’ABC Italo-Americano. S.l.: Ufficio Informazioni di guerra degli Stati Uniti d’America, [ca. 1944].
(Fondo Ricca)

Questo abbecedario figurato è un opuscolo rarissimo, destinato ai giovanissimi italiani all’indomani della conclusione della guerra – un conclusione che si sviluppò attraverso tante e drammatiche tappe: dall’Armistizio dell’8 settembre 1943, alla Resistenza e alla liberazione nel 25 aprile 1945, alla morte di Mussolini il 28 aprile 1945, fino alla fine della guerra tedesca in Italia (8 maggio 1945). Si tratta di un opuscolo di propaganda, che venne stampato dall’Ufficio informazioni di guerra statunitense allo scopo di spiegare ai più giovani (ma anche agli analfabeti) chi erano i soldati Americani e perché si trovavano in Italia. Ad ogni lettera, infatti, corrisponde un concetto e un’immagine che richiamano idee e valori legati alla guerra di liberazione.

Ornella Ricca ha così raccontato il fortuito ritrovamento dell’opuscolo: Eravamo da un antiquario e Paolo, curioso e attento come sempre, individua in una scatola che conteneva ricette, carta straccia e cose particolari, un piccolo opuscolo, di pochi centimetri, che chiede di acquistare ma che l’antiquario regala considerandolo spazzatura. E invece è un documento di grande valore storico di cui esiste un’unica altra copia conservata alla Biblioteca del Congresso a Washington. E’ l’abc Italo-Americano. Quando vennero le truppe americane a liberarci, distribuirono questi opuscoli, su uno dei quali capitato qui da noi, c’era scrittoQuesto libretto ve lo offriamo noi, bambini degli Stati Uniti. Lo affidiamo ai nostri babbi, ai nostri fratelli maggiori che vengono tra voi in Italia. Ci han promesso di darvelo da parte nostra. Siamo un po’ tristi che se ne vadano così lontano ma pensiamo a quanto voi sarete contenti di vederli arrivare, per aiutare i vostri babbi e i vostri fratelli e questo ci conforta. Gli amici devono ben aiutarsi tra loro. Quando saremo grandi e l’Oceano che ci separa potrà essere attraversato da centinaia di aeroplani al giorno, allora veramente potremo conoscerci e lavorare insieme perché non ci siano più guerre in nessuna parte del mondo”. (Intervista rilasciata il 3 Luglio 2020, cfr: M.T. Rossi, Il Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca”, https://www.osservatorioroma.com/2020/07/03/il-museo-della-scuola-paolo-e-ornella-ricca/).


Quaderno “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Quaderno dell’alunna Maria Carmela della scuola popolare di taglio. Roma: Ministero della Pubblica istruzione-Comitato centrale per l’educazione popolare. Senza data (ma anni 1948-1950 circa). Cm 22 x 16.
(Fondo Ricca)

Questo quaderno fa parte di una collana di quaderni realizzati dal Ministero e “distribuiti gratuitamente agli allievi della scuola popolare” (come si legge sulla quarta di copertina). Essendo destinate ad alunni e alunne dei corsi popolari (destinati cioè alla formazione professionale maschile e femminile, come testimonia la nota manoscritta “scuola di taglio”), le copertine rappresentano lavoratori (contadini e artigiani) intenti al lavoro – come in questo caso – o seduti ai banchi in una scuola all’aperto.

L’esaltazione del lavoro (richiamato dal 1° articolo della Costituzione) e la lotta contro l’analfabetismo degli adulti lavoratori rientrano nei valori della nuova Italia repubblicana.


Tommaso Filippi. Un anno di scuola: I nuovi programmi didattici. I principali atti della vita scolastica. Stato economico e giuridico del maestro. Roma: Rivista I Diritti della Scuola, 1946.

Si tratta di un’edizione commentata dei Programmi per la scuola elementare che furono messi a punto nel 1945 dalla Commissione Washburne, così chiamata perché presieduta dal pedagogista Carleton Washburne, colonnello americano responsabile della politica scolastica in Italia. I programmi del ’45 furono principalmente finalizzati a cancellare dalla scuola l’autoritarismo e la propaganda nazionalista fascista, sostituendoli con i principi della libertà di insegnamento, della pacifica convivenza democratica e della cooperazione tra le nazioni, ispirandosi all’attivismo e alla scuola democratica di John Dewey, di cuiu Washburne era un allievo.


“Tu puoi aiutarci!”. Appello delle Nazioni Unite per l’infanzia. Campagna 1950. Pieghevole: 20.5 x 14 cm.
(Fondo Ricca)

Disegnato da Averardo Ciriello (1918-2016), questo poster presenta le iniziative e l’impegno a favore dell’infanzia italiana messe in atto dalle Nazioni Unite a favore dell’infanzia italiana. Sulla copertina è rappresentata una bambina con il fratello in braccio che, indicando verso lo spettatore, lo invita. Il messaggio visivo è potenziato dalla scritta “Tu puoi aiutarci!”.


Ministero della Pubblica Istruzione. Programmi didattici per la scuola primaria. Roma: Istituto Poligrafico dello Stato, 1956; 14.5 x 20 cm

I Programmi per la scuola primaria del 14 giugno 1955 furono emanati a firma del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi e del ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Ermini (per questo sono noti come “Programmi Ermini”). Entrarono in vigore dal 1° ottobre 1955 “per la parte relativa alla 1ª classe e dal 1° ottobre 1956 per la parte relativa alle altre classi”.
Erano strutturati in due cicli (diversi dai due cicli del 1938 in cui il 1° ciclo comprendeva I, II e III classe, il 2° IV e V) e maggiormente corrispondenti all’età evolutiva del bambino (1°ciclo: I e II classe / 2ª ciclo: III, IV e V). Il compito del maestro è adeguare la propria opera educativa alla dimensione psicologica degli allievi, tenendo conto delle reali possibilità e dei bisogni dei singoli come anche dell’ambiente in cui vivono.


Foto del Maestro Giovanni Lucaroni seduto alla cattedra assieme a due giovani scolari. Fotografo: sconosciuto. Scuola Primaria di Mogliano (MC). Anni: 1950-1956.

(Fondo Lucaroni)

Il maestro Giovanni Lucaroni (1891-1980), come tanti maestri locali rimasti indimenticati nella memoria delle comunità, ha insegnato nella scuola elementare di Mogliano (in provincia di Macerata) per più di quarant’anni, negli anni dal 1910 al 1956. La sua vita di insegnante ha attraversato momenti storici drammatici ma cruciali nella storia della nazione e della scuola italiana: il fascismo, la guerra e la ricostruzione post-bellica. Qui lo vediamo scherzare amabilmente con due dei suoi piccoli allievi (Se volete approfondire questa figura vi consigliamo di leggere: L. Paciaroni, Il maestro di Mogliano. Vita e opera di Giovanni Lucaroni (1891-1980). Venezia: Marcianum Press, 2023).


Macchinina giocattolo in plastica colorata. Anni Cinquanta; 8 cm. (Fondo Ricca)

Autobus giocattolo in latta smaltata a colori. Anni Cinquanta; 12 cm. (Fondo Ricca)


Set di 4 soldatini di plastica rappresentanti soldati americani. Anni Settanta. (Dono Targhetta)

Negli anni ’60 e ’70 i “soldatini di plastica” erano il gioco preferito di bambini… e anche bambine. Erano prodotti da tante aziende, in particolare dall’Atlantic. Se ne trovavano di tutti i colori (verdi o rossi) e di tutti i tipi (indiani, cowboy e soprattutto soldatini della Seconda guerra mondiale) e in tutte le posizioni. Il costo era accessibile a tutti perciò se ne potevano acquistare in grandi quantità. I più diffusi erano quelli prodotti in scala piccola (1/72). Forse anche voi, in soffitta, troverete qualche cesto pieno di questi soldatini?


Testi di Marta Brunelli (c)2025

Cita questa pagina: M. Brunelli, La scuola della ricostruzione (1945-1957). Teca 4, in Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca”, Sito WordPress, Ultimo aggiornamento: 28 agosto 2025 (https://museodellascuola.unimc.it/it/teca-4-la-scuola-della-ricostruzione-1945-1957/)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA – VIA CARDUCCI, 63/A (I PIANO) - 62100 MACERATA (MC)