Scopri il museo

Il Museo della Scuola “Paolo e Ornella Ricca” afferisce al Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata. Grazie alla collaborazione tra storici, pedagogisti ed esperti del patrimonio culturale, gli oggetti delle collezioni del museo sono stati organizzati in un percorso cronologico che va dalla metà dell’Ottocento fino agli anni 1980 circa.

Queste sono le principali stanze in cui troverete illustrate le diverse stagioni storiche della scuola italiana, che prendono vita grazie ad allestimenti interattivi, proiezioni digitali e teche espositive.

N. 1 – La scuola dell’Ottocento

Quando nel 1861 nasce il Regno d’Italia,
per la prima volta la scuola diventa statale e gratuita, aperta a tutti e obbligatoria.
Però bisogna costruire le scuole e preparare nuovi maestri e maestre.
Alcune di queste scuole vengono ricavate nei pochi spazi disponibili come, ad esempio, le case private oppure le sagrestie o addirittura soffitte e cantine.
Ma come erano allestite queste scuole? Ce lo dicono i pittori.

N. 2 – La Linea del tempo

La storia della scuola italiana è come una linea della metropolitana e ogni fermata rappresenta
una tappa significativa. Alcune fermate indicano le coincidenze con altri treni importanti che causano cambiamenti anche nella storia della scuola. Nelle sei teche della linea del tempo potrete esplorare l’evoluzione della scuola italiana.

N. 3 – Le cartelle scolastiche

Come ogni lavoratore, anche lo scolaro ha bisogno dei suoi strumenti di lavoro.
Come prima cosa, serve una borsa per i libri, robusta e capiente. Qui imparerete a distinguere tra zaini, borse e cartelle… e trolley di scuola! In pelle, nylon, legno, plastica o vilpelle?

N. 4 – Gli oggetti dello scolaro

Ieri come oggi, a scuola gli studenti hanno bisogno di numerosi strumenti di lavoro: una cartella, come abbiamo visto; un porta-merende per l’ora di ricreazione; penne, matite e libri per imparare a leggere, scrivere e far di conto. In questa galleria riuscirete a riconoscere i vecchi oggetti che componevano il corredo dello scolaro del passato?

N. 5 – I banchi scolastici

Banchi a due, tre o quattro posti? Banchi con la sedia unita alla scrivania? Ma come facevano a sedersi su banchi così stretti e piccoli? E perché c’è un buco sulla scrivania? Queste e altre cose scoprirete visitando il nostro corridoio dei banchi scolastici.

N. 6 – L’aula del Fascismo

Durante il Ventennio (1922-1943) la scuola italiana divenne il fulcro della propaganda fascista. In quest’aula vedrete in quanti modi e con quanti strumenti il regime si servì della scuola (libri, quaderni, diari scolastici, persino matite) per trasmettere la propria ideologia e formare i fascisti del futuro.

N. 7 – Le Scuole dimenticate

Dopo la guerra e fino addirittura agli anni Sessanta, maestri e maestre hanno lavorato in piccole scuole ricavate in casolari di campagna, cantine umide o edifici cadenti, dove spesso mancavano libri, banchi scolastici, riscaldamento o servizi igienici moderni. Grazie alle autobiografie, alle storie orali e alle fotografie in bianco e nero scopriamo in quali condizioni insegnanti di tutta Italia hanno lavorato per combattere l’analfabetismo e offrire l’istruzione di base a bambini e bambine delle classi sociali più povere.

N. 8 – La scuola di massa

Con le migliorate condizioni economiche conseguenti al miracolo economico italiano della fine degli anni Sessanta, cresce la popolazione studentesca: nasce la scuola di massa in cui tutti hanno accesso all’istruzione superiore. Ma inizia anche l’epoca del consumismo: le aule sono colorate e ricche di materiali didattici, ma anche di zaini e quaderni prodotti per essere acquistati dal “bambino consumatore”.

N. 9 – Laboratorio didattico

spazio conferenze all'interno del museo

In questo spazio il MUDESC ospita lezioni, laboratori per le scuole, conferenze e mostre temporanee.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA – VIA CARDUCCI, 63/A (I PIANO) - 62100 MACERATA (MC)