Il regolamento

Articolo 1 – Istituzione

Presso il Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia (d’ora in poi Centro di ricerca) istituito con D.R. del 20 febbraio 2004, n. 475 presso il Dipartimento di Scienze dell’educazione e della formazione dell’Università degli Studi di Macerata, è costituito il Museo della Scuola «Paolo e Ornella Ricca» (d’ora in poi Museo).

Articolo 2 – Finalità
Le finalità del Museo sono quelle di seguito elencate:
  • conservare, ordinare, esporre e rendere accessibili – ai fini della fruizione pubblica, della valorizzazione educativa e della ricerca scientifica – le raccolte del Centro di ricerca;
  • operare come strumento di Terza Missione dell’Università degli Studi di Macerata attraverso la comunicazione pubblica dei risultati della ricerca storico-educativa;
  • acquisire e conservare ulteriori materiali di natura libraria, archivistica, iconografica ed oggettuale d’interesse storico-educativo;
  • fornire supporto scientifico ai progetti di censimento delle collezioni didattiche e dei materiali storico-educativi conservati presso gli istituti scolastici della Provincia di Macerata;
  • promuovere una rete nazionale dei musei della scuola basata sul censimento operato dall’Osservatorio permanente dei musei dell’educazione e dei centri di ricerca sul patrimonio storico-educativo (OPeN.MuSE) istituito in seno al Museo il 9 aprile 2014;
  • collaborare con i musei della predetta rete al fine di promuovere progetti e iniziative volte al censimento, alla raccolta, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio storico-educativo nazionale;
  • sensibilizzare il mondo scolastico e la società civile nei confronti del patrimonio storico-educativo attraverso iniziative mirate come:
    1. iniziative culturali: visite guidate, mostre, eventi, festival, concorsi ecc.;
    2. iniziative di educazione permanente: seminari, laboratori, master e stage;
    3. iniziative editoriali (cataloghi, collane del museo, quaderni didattici etc.);
    4. iniziative di animazione culturale e comunicazione pubblica attraverso i mass media e i new social network;
  • comunicare il patrimonio storico-educativo nei confronti di diversi target di pubblico: alunni delle scuole primarie e secondarie; studenti universitari; insegnanti in formazione e in servizio; famiglie; anziani; portatori di disabilità sensoriali e intellettive; stranieri; pubblico generalista e/o turistico culturale, ecc.

Articolo 3 – Patrimonio

1. Il patrimonio conservato ed esposto dal Museo è composto da materiali di tipo librario, archivistico-documentario e “oggettuale”. Con quest’ultima definizione s’intendono tutte le testimonianze materiali dell’educazione nelle varie forme, ambiti e contesti (formale, non formale e informale) in cui essa ha avuto storicamente luogo in Italia. In tal senso è possibile distinguere tra:

1.a: materiali d’interesse storico-scolastico ovvero inerenti la storia della scuola italiana, comprendenti: arredi e suppellettile dell’aula scolastica, libri di testo, registri scolastici, quaderni e diari scolastici, oggetti del corredo dello scolaro, strumenti per la scrittura, sussidi pedagogici (materiali Montessoriani, Froebeliani ecc.), sussidi per la didattica delle varie scienze, fotografie, tabelloni e carte geografiche murali, materiali per la refezione, giochi e giocattoli per le attività ricreative e per il doposcuola e altri oggetti d’uso scolastico;

1.b: materiali d’interesse storico-educativo relativi cioè alla storia dell’educazione in Italia e riconducibili alla cultura dell’educazione ma anche, per esempio, alla cultura dell’infanzia e/o giovanile, alla cultura della famiglia, o alla cultura religiosa ecc.;

2. Le raccolte e i fondi esposti nel Museo si basano sull’originaria donazione dei coniugi Paolo e Ornella Ricca, cui si sono aggiunte, e continuano ad aggiungersi, nuove raccolte oggettuali, archivistico-documentarie e bibliografiche pervenute a Centro di ricerca e/o al Museo tramite donazione, acquisto, comodato d’uso e/o altre modalità. L’elenco costantemente aggiornato delle raccolte oggettuali, principalmente funzionali alla missione del Museo, è gestito dal Direttore del Museo.

Articolo 4 – Inventariazione

1. L’inventariazione dei materiali oggettuali, principalmente funzionali alla missione e all’allestimento del Museo, è coordinata dal Direttore del Museo e concordata e realizzata in stretta collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’educazione e della formazione dell’Università degli Studi di Macerata.

 

Articolo 5 – Sede

1. Il Museo della scuola ha sede presso i locali del Centro di ricerca, di cui è emanazione.

Articolo 6 – Funzionamento

1. Per la realizzazione delle sue finalità il Museo della scuola si avvale di:

a. docenti e ricercatori di ruolo facenti parte del Centro di ricerca;

b. collaboratori esterni: laureandi, studenti tirocinanti, borsisti, dottorandi di ricerca, stagisti e studiosi dell’Ateneo stesso (e/o provenienti da altre università e centri di ricerca italiani e stranieri), infine volontari del Servizio Civile Universale;

c. personale tecnico-amministrativo e bibliotecario del Dipartimento di scienze dell’educazione e della formazione e di altre strutture dell’Università degli Studi di Macerata, previo parere favorevole delle stesse.

Articolo 7 – Organi

1. Sono organi del Museo il Direttore, il Vicedirettore e il Consiglio del Museo.

2. Il Direttore del Museo è nominato dal Senato Accademico su proposta del direttore del Centro di ricerca e previa approvazione (a maggioranza semplice) da parte del Consiglio. Il Direttore dura in carica un triennio e può essere riconfermato una sola volta.

3. Il Direttore svolge le seguenti funzioni:

a. rapporti istituzionali con gli organi e con le strutture amministrative dell’Ateneo e del Dipartimento;

b. rapporti con gli interlocutori del territorio (enti locali, associazioni culturali, scuole, reti museali ecc.) ai fini dello sviluppo della Terza Missione;

c. rapporti scientifici con altre università, enti di ricerca, associazioni scientifiche etc. in Italia e all’estero ai fini dello sviluppo della Prima Missione;

d. coordinamento delle attività ordinarie:

i) gestione ordinaria delle collezioni consistente in: vaglio delle proposte di vendita/donazione/lascito pervenute al museo, valutazione e approvazione della relativa acquisizione, autorizzazione all’acquisto ecc.;

ii) programmazione e gestione delle attività didattiche e culturali per il pubblico scolastico e non scolastico;

iii) programmazione e gestione di iniziative di educazione continua e divulgazione scientifica (ai fini dello sviluppo della Seconda e della Terza missione);

iv) programmazione e gestione della comunicazione esterna del museo, attraverso canali tradizionali (stampa locale e nazionale) e on line: social network, quotidiani on line, campagne internazionali (es. ICOM, Unesco etc.);

v) accoglienza, formazione e gestione di personale esterno temporaneamente assegnato al museo (es.: Servizio Civile Universale; studenti PCTO (ex alternanza scuola lavoro); studenti di tirocinio curricolare; laureandi; volontari;

vi) gestione delle attività di orientamento offerte agli studenti delle scuole superiori;

vii) richiesta e supervisione ad attività di manutenzione ordinaria dei locali ed annessi;

e. coordinamento delle attività straordinarie:

i) gestione della progettazione europea;

ii) partecipazione ad eventi di rilievo locale o nazionale;

iii) interventi straordinari di riprogettazione degli allestimenti per mostre permanenti o temporanee, eventi culturali ecc.;

iv) interventi di ristrutturazione.

4. Il Direttore designa un vicedirettore scelto tra i componenti del Consiglio, che lo coadiuva nell’espletamento dei propri compiti e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento temporaneo.

5. Il Consiglio del Museo è presieduto dal Direttore Consiglio del Centro di ricerca.

6. Il Consiglio svolge le seguenti funzioni:

a) ratifica il Direttore del museo su proposta del Direttore del Centro di ricerca;

b) affida al Direttore l’organizzazione, l’attività espositiva del Museo e la cura delle iniziative scientifiche e didattiche programmate per l’anno successivo;

c) si riunisce una volta l’anno per: 1) approvare la programmazione per l’anno entrante; 2) approvare la rendicontazione di fine anno da inviare agli uffici dell’Ateneo ai fini della valutazione delle attività di Terza Missione del Dipartimento.

 

Articolo 8 – Gestione

1. Le attività di gestione ordinaria e straordinaria (sopra specificate all’Art. 7, commi 3.d e 3.7) sono sovraintese dal Direttore che è coadiuvato, nelle sue funzioni, dal Vicedirettore.

2. La gestione delle collezioni museali vale a dire oggettuali (arredi, suppellettili, materiali didattici, materiali scolastici in senso lato) è in capo al Direttore del Museo in quanto esse sono funzionali alla missione scientifica, didattica e culturale del Museo. Ogni iniziativa concernente l’acquisizione, inventariazione, esposizione, comunicazione e valorizzazione è autorizzata dal Direttore del Museo che ne valuta l’opportunità in base ai criteri: 1) coerenza con la mission del museo; 2) natura e qualità delle collezioni preesistenti; 3) sostenibilità;

3. La gestione delle altre collezioni del Centro di ricerca (vale a dire librarie e archivistiche) sono in capo al Direttore del Centro di ricerca il quale può decidere di avvalersi, in tale funzione funzione, dell’operato del Direttore del Museo, del Vicedirettore del Museo e/o di altro membro del Consiglio del Centro di ricerca formalmente individuato.

4. Per tutto quanto non previsto nel presente Regolamento si rinvia allo Statuto del Centro di ricerca, al Regolamento del Dipartimento di Scienze dell’educazione e della formazione, allo Statuto e ai Regolamenti dell’Università degli Studi di Macerata.

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