Storia di un libro ritrovato

Affezionarsi ad un libro? Si può, e si può rimanere legati ad esso anche dopo sessanta anni. Ce l’ha dimostrato Marlene Freguglia, classe 1948, di Cisterna di Latina. Tempo fa la signora Marlene ha ritrovato un suo vecchio quaderno di scuola elementare, di quando frequentava la classe seconda, e ha cominciato a rileggerlo. Tra le pagine, l’ha colpita un testo dal titolo “Il mio libro” scritto il 23 febbraio 1956: “Il mio libro è intitolato «Voci». Ci sono tante belle illustrazioni, contiene 168 pagine. Il racconto di questa mattina mi è piaciuto molto. Costa lire 700. La sera io mi diverto a guardarlo. L’ho comprato dal libraio…».

 


“Ho sempre avuto, e ce l’ho tuttora, la passione per il disegno e per le illustrazioni e ritrovare il mio quaderno di 2^ elementare con il titolo del libro di quell’anno scolastico, mi ha portato alla ricerca di tutti i miei libri delle elementari – racconta la signora Marlene – Di grande aiuto è stata anche la ricchezza del mondo Internet. Non avendo i titoli però, sono andata a tentativi. Ho anche comprato una trentina di libri, nella speranza di ritrovare i miei. Non sono stata fortunata, ma ho comunque potuto ritrovare qualcosa di simile. Per esempio, ho acquistato, usato, il “Voci” di 3^ che ha anche molte illustrazioni di cui avevo memoria”.
La ricerca della signora Marlene è iniziata quando, due anni fa, nel 2015, ha ritrovato i suoi amici delle elementari in occasione di una rimpatriata. “Anche loro non ricordavano i titoli dei nostri libri ma non mi sono arresa e ho continuato nella ricerca. Per prima cosa ho individuato l’autore, poi pian piano la matassa si è dipanata. Sul sito Internet Culturale, cataloghi e collezioni digitali delle biblioteche italiane, nella scheda dettagliata di “Voci”, nella sezione “Dove si trova”, leggo Biblioteca del centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia dell’Università degli studi di Macerata“.

 


La signora Freguglia ha deciso così di scrivere un messaggio alla pagina Facebook del Museo della scuola «Paolo e Ornella Ricca». “Il mio cuore ha iniziato a battere forte e il desiderio di vedere quel piccolo volume è stato sempre più grande. Avevo rivisto quattro paginette attraverso la pagina Facebook del Clan di Mariapia. Poi tutto si è bloccato finché non ho incontrato il Museo della scuola”.
Lo staff del Museo è riuscito a mostrare il libro “Voci” alla signora di Cisterna, che, per un po’ di tempo, ha anche insegnato ai bambini in difficoltà nel doposcuola, sia a casa che in istituto, e ha fatto qualche supplenza nella scuola locale.
Marlene ha ricordato anche la sua scuola elementare: “Ricordo con nostalgia quegli anni, quando frequentavo l’Istituto scolastico S. Basilio a Cisterna, la mia città. Ero una bambina diligente e tranquilla, anche se avevo le caratteristiche dei bimbi vivaci, cioè i capelli ricci e rossi”.
“Non è detto che, prima o poi, io non faccia una visita da voi, ne sarei davvero felice”. E anche noi ne saremo felici, signora Marlene.

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