Il Museo della scuola «Paolo e Ornella Ricca» dell’Università di Macerata diventa, per la prima volta, sede di attuazione di un progetto del Servizio Civile Universale, denominato Schola Aperta. Per tutto il 2020, infatti, quattro operatrici volontarie saranno impegnate nella progettazione di servizi museali mirati a consolidare il ruolo del Museo della scuola come spazio pubblico e come luogo di incontro e di socializzazione.
Inoltre, il lavoro delle operatrici permetterà di sperimentare e implementare nuovi servizi attraverso i quali potenziare la collaborazione con istituzioni culturali e sociali e promuovere l’impatto sociale della conoscenza prodotta dall’Università.
Alessia, Giorgia, Giorgia e Teresa, dallo scorso gennaio, sono entrate in servizio presso il Museo della scuola di Macerata e hanno partecipato alle visite guidate e ai laboratori svolti con le scuole del territorio, oltre a essersi occupate della catalogazione di materiale scolastico di vario genere. L’emergenza COVID-19 ha chiuso le porte del museo, ma non l’attività delle quattro operatrici volontarie, le quali stanno lavorando a distanza con una serie di iniziative che presenteremo nei prossimi giorni.
Intanto, vi facciamo conoscere meglio le operatrici volontarie:
Mi chiamo Giorgia Giacomelli, ho 27 anni, sono laureata in Scienze dei beni culturali e attualmente sto studiando management dei beni culturali a Macerata.
Ho scelto di fare il servizio civile per mettermi alla prova e al contempo per fare qualcosa che potesse arricchire sia me, che la comunità.
Il progetto Schola Aperta mi sta dando la possibilità di svolgere appieno entrambe le cose, grazie al continuo confronto con le compagne di percorso, con i colleghi, con i docenti del museo e soprattutto grazie anche al prezioso rapporto con il pubblico.
Sono Alessia Sirimarco e sono una laureanda in Beni culturali e turismo dell’università di Macerata.
Ho scelto di intraprendere il servizio civile innanzitutto per avere una nuova esperienza non solo “lavorativa” ma anche di vita. Il servizio civile è un’ottima occasione per contribuire allo sviluppo della propria comunità, e cosa c’è di meglio se non un museo.
Penso che il progetto Schola Aperta sia ideale per migliorarsi migliorando la comunità tramite la cultura, partendo dai più piccoli, i bambini.
Sono Giorgia Vitale, ho 27 anni e vengo da Ortona in provincia di Chieti.
Sono iscritta al corso di laurea magistrale in Management dei beni culturali presso l’Università di Macerata.
I miei interessi spaziano dalla museologia all’educazione e il Museo della Scuola «Paolo e Ornella Ricca» rappresenta, per me, il connubio perfetto.
Sono Teresa Bentini. Originaria della Romagna ma marchigiana di adozione da 10 anni da quando decisi di scegliere Macerata per il mio percorso di studi prendendo il primo e il secondo livello di laurea in ambito turistico.
L’amore per la regione Marche è maturato durante gli anni accademici, diventando la mia seconda casa e luogo di lavoro. Da diversi anni mi occupo di ospitalità e organizzazione di eventi di vario genere, le mie grandi passioni, con la speranza di dare un contributo allo sviluppo turistico di questo meraviglioso e ricco territorio.
Sono un’amante della cucina e delle tradizioni italiane, dell’arte e del giardinaggio. Molto curiosa, tenace e pronta a raccogliere le sfide che mi si presentano. Uno dei miei interessi è il volontariato, in particolare con anziani e/o bambini disabili e nell’aiutare famiglie più bisognose donando alimenti di vario genere.
Questa passione mi ha portato anche a scegliere di partecipare al servizio civile presso il museo della scuola, che ho sempre ammirato come un importante luogo educativo e di memoria storica per molti bambini e famiglie a livello regionale e italiano.
Il pensiero di poter essere parte di tale struttura portando un aiuto concreto attraverso le mie conoscenze professionali, la voglia di implementare le mie competenze e capacità per raggiungere un obiettivo comune sociale mi ha affascinato sin dall’inizio spingendomi in questa avventura.